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autore
brano
 
Cicerone
Difesa di Coelio , 54
 
originale
 
54. Sed haec, quae sunt oratoris propria, quae mihi non propter ingenium meum, sed propter hanc exercitationem usumque dicendi fructum aliquem ferre potuissent, cum a me ipso elaborata proferri viderentur, brevitatis causa relinquo omnia. Habeo enim, iudices, quem vos socium vestrae religionis iurisque iurandi facile esse patiamini, L. Lucceium, sanctissimum hominem et gravissimum testem, qui tantum facinus in famam atque fortunas suas neque non audisset illatum a Caelio neque neglexisset neque tulisset. An ille vir illa humanitate praeditus, illis studus, illis artibus atque doctrina illius ipsius periculum, quem propter haec ipsa studia diligebat, neglegere potuisset et, quod facinus in alienum hominem intentum severe acciperet, id omisisset curare in hospitem? quod per ignotos actum cum comperisset, doleret, id a suis servis temptatum esse neglegeret? quod in agris locisve publicis factum reprehenderet, id in urbe ac suae domi coeptum esse leniter ferret? quod in alicuius agrestis periculo non praetermitteret, id homo eruditus in insidiis doctissimi hominis dissimulandum putaret?
 
traduzione
 
54. Ma tutto ci?, che pur sorge spontaneo nella mente del difensore, e che, dando l'impressione di scaturire da una mia accurata elaborazione, potrebbe, non per l'ingegno mio ma per la mia vecchia esperienza forense, dare qualche frutto, tralascio per amor di brevit?. lo ho invece una persona, giudici, che volentieri voi vedreste unita a voi nel vincolo della coscienza e del giuramento, quell'uomo piissimo e quel testimone scrupoloso che ? Lucio Lucceio stesso, il quale non avrebbe potuto ignorare un tale attentato alla sua fama e alla sua fortuna da parte di Celio, n?, sapendolo, lo avrebbe negletto o sopportato. Forse che un tal uomo, pieno di umanit?, di cultura, di dottrina, di scienza, avrebbe potuto disinteressarsi del pericolo incombente proprio su colui che egli prediligeva per affinit? di pensiero e di studi, e trascurare, pur trattandosi dell'ospite proprio, un delitto, contro il quale sarebbe virilmente insorto se anche macchinato contro un qualsiasi estraneo? Passar sopra a ci? che, se compiuto da ignoti, lo avrebbe riempito di dolore, quando ne fossero stati autori i suoi stessi servi? Sopportarlo in Roma e in casa propria, quando, pur se quel delitto fosse avvenuto in campagna o in un luogo pubblico, egli lo avrebbe fieramente stigmatizzato? Stimare, lui uomo sapientissimo, meritevole di esser celato quel delitto che insidiava un uomo sapientissimo del pari, quando non lo avrebbe mai lasciato impunito se pur diretto contro un villano qualsiasi?
 

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